Scomponendo la parola formazione, si coglie che è costituita dai termini forma e azione. La forma in genere indica quella che è l’essenza di una cosa, cioè quel che essa è. “In questo senso Platone chiama forme pure le Idee, ed Aristotele, …. , indica con forma l’atto, la realtà concretamente attuata come individuo, che appunto è unione di materia e forma. ….. . In logica forma del pensiero è il procedimento che la mente segue nel suo conoscere.”

Allora, la formazione può essere considerata come un percorso attraverso il quale l’individuo articola ed elabora dei pensieri e delle azioni perché un nuovo sapere prenda forma. Un sapere costruito non solo attraverso l’acquisizione di informazioni, di risposte e di dati oggettivi- idealmente tesi a completare ed esaurire una questione ma soprattutto costruito attraverso il mantenimento del proprio desiderio di sapere.

La formazione da un lato può far apprendere una teoria o un metodo di lavoro, per dare delle risposte sul come operare o intervenire in situazioni cliniche e/o istituzionali, dall'altro può orientare la persona a sapersi confrontare con l’incertezza, il cambiamento, la scoperta delle differenze soggettive: un sapere “tecnico” ed un sapere etico possono così intrecciarsi.